Lezioni dalle Olimpiadi
Ci sono storie che parlano di vittoria e trionfo, ma ce ne sono altre che ci insegnano lezioni ancora più profonde. Una di queste storie arriva dalle Olimpiadi del 2024, dove la nostra campionessa di nuoto Benedetta Pilato ha mancato il podio per un centesimo di secondo, arrivando quarta.
Un centesimo di secondo. Un battito di ciglia, un respiro. Eppure, in quello spazio infinitesimale si racchiude un mondo di emozioni: la gioia della vittoria sfumata in delusione, il sogno di una medaglia trasformato in un quarto posto amaro. Eppure, nelle ultime ore, la Pilato ha mostrato una forza d’animo straordinaria e, parlando con i media, ha lanciato un messaggio inusuale ma fortissimo, dimostrando la sua determinazione a continuare a migliorare. La sua reazione ha colpito molti, dimostrando che la vera grandezza non sta solo nelle vittorie, ma anche nel modo in cui affrontiamo le sconfitte. Nonostante le critiche ricevute, come quelle della schermitrice Elisa Di Francisca, che ha trovato la sua reazione incomprensibile, Benedetta ha risposto con maturità e gratitudine per il percorso fatto.
Nel mondo dell’editoria, così come nello sport, ci sono innumerevoli momenti in cui ci troviamo a un passo dal successo. Scriviamo con passione, ci immergiamo nelle nostre storie, sperando che il nostro lavoro venga accolto con entusiasmo. Eppure, spesso ci troviamo di fronte a rifiuti, lettere di risposta che ci informano che il nostro manoscritto non è stato accettato. A volte, come nella gara di Pilato, il motivo può essere qualcosa di sottile, una piccola sfumatura che ci separa dalla pubblicazione.
Ma cosa significa davvero perdere? Forse, la vera arte di perdere sta nel saper trasformare questi momenti di sconfitta in opportunità di crescita. Benedetta Pilato, nonostante la delusione, ha dimostrato una forza d’animo incredibile. Ha continuato a sorridere, ha parlato della sua esperienza con umiltà e determinazione, mostrando al mondo che la vera grandezza non sta solo nelle vittorie, ma anche nel modo in cui affrontiamo le sconfitte.
Analogamente, nel percorso di scrittori, ogni rifiuto può essere visto come un’opportunità per migliorare, per rivedere il nostro lavoro con occhi nuovi, per trovare nuove strade e idee. La perseveranza è la chiave. L’editoria, come lo sport, è un campo competitivo. Ma è importante ricordare che il valore del nostro lavoro non si misura solo in termini di successo immediato. Benedetta Pilato potrebbe non aver vinto una medaglia, ma ha guadagnato qualcosa di altrettanto prezioso: la consapevolezza di aver dato tutto. E questa è una vittoria che nessun centesimo di secondo può togliere.